Clementina

Fiumicino - giugno 2025

Caro Diario,

Ho scoperto che la vera pizza romana si mangia a Fiumicino.

E come se non bastasse l'eterna diatriba tra piazza romana e pizza napoletana che da anni invadono i nostri social, i vostri social (mi sono sbattezzato anni fa), il sottoscritto ora è pronto ad inaugurare una fazione culinaria tutta sua, composta da poche leggi e buongustai benpensanti contro i due grandi battaglioni. Uno schieramento centrista, che guarda al futuro, all'integrazione e alla pace comune.*

Ebbene si, dopo aver appurato sulla mia pelle che la più buona pizza napoletana è geolocalizzata a Caserta (vedi qui articolo), sono qui, mettendoci ancora la faccia, per annunciare che la più buona pizza romana si trova a Fiumicino.
Fiumicino è una ridente cittadina portuense nascosta dall'enorme operatività dell aeroporto Leonardi Da Vinci, che come nuvole copre il cielo sovrastante col transitare dei suoi Boing77.
Ma Fiumicino città lotta, resiste ed oggi ci offre una curiosissima ed eccelsa selezione culinaria. Tra i tanti ristoranti che la popolano, uno su tutti Da Pascucci al Porticciolo, brilla Pizzeria Clementina di Luca Pezzetta, che ad oggi regge la 34° posizione della top 50 pizza world 2025. Perciò, visto considerando il contesto, i premi ricevuti e l'acquolina generatasi, siamo 3 amici armati di forchetta e pregiudizi seduti al tavolo all aperto pronti per questa nuova esperienze.

Subito dagli antipasti capiamo che la musica romana non è quella alla quale eravamo abituati, pochi stornelli e vino ma tanto pop, pop italiano di ultimo grido, influenze orientali e percussioni afro. La musica si fa viva e i vinili che sentivamo suonare si manifestano a noi come pizze, una hit più hit dell'altra.
Base estremamente fina, finissima, leggera, croccante che come una formica che col suo corpo così esile trasporta volenterosamente il suo cibo 3 volte più grande di al suo nido, così l impasto ultrasottile della pizza è in grado di reggere l'abbondante topping di grandissima qualità fino alle nostre fauci.

Declinerei:
la Marinara del Futuro e la Cosacca a Roma come pizze sempre verdi
la Capricciosa di mare e la Boscaiola le hit estive


*Ritorniamo all'introduzione dell articolo; cos'è la mia fazione culinaria?:
un movimento sociale? forse politico? un decreto legge o un referendum?

Facciamo una piccola analisi a doppia W

Who: a mangiare la pizza è il più vasto pubblico eterogeneo, dal bambino sdentato, alla mamma stufa di cucinare, quelli che, alla fine, seppur congelata..., a chi frequenta da anni solo ed esclusivamente la pizzeria di fiducia, a chi la mangia ma contestualmente non la digerisce.

Where: ovviamente in pizzeria, ma oggi l'impressione è quella di essere circondati da locali quasi industrializzati, le tante bella Ischia, pizzeria Vesuvio, Bella Napoli, pullulano tutte le città d'Italia piccole e grandi restituendo un prodotto della tradizione napoletana che non va mai oltre la sufficienza. La stessa capitale d'Italia è infestata da pizzeria fittizie e pizzaioli che sotto il segno delle Piramidi con il Ramadan alle porte spacciano prodotti inqualificabili a milioni di turisti e tanti romani che hanno perso fiducia nel prodotto pizza.

Data l'analisi appena effettuata, le testimonianze studiate, e i dati riportati, Studio Tommaso Forti DICHIARA sotto la propria personale responsabilità e per quanto materialmente verificabile, che:
1_una PIZZA quando è buona è BUONA;
2_La pizza non è per tutti ed è difficilissima da trovare
3_1 persona su 10 è in grado si riconoscere una buona pizza
4_A fronte di un'ottimo impasto non c'è stesura e tradizione che tenga
5_Non esiste una scala da pizza romana e napoletana
6_Nel mondo pizza, quello onesto, quello vero, vivono tutti quei prodotti panificati e lievitati degni di nota e qualità, a prescindere dal nome.

                                                                                  D.C 170925 studiotommasoforti

No Code Website Builder