Caro diario,

Ancora tu? Ma non dovevamo Sciustenfeste più?

“Sciustenfeste”, deformazione giocosa del termine “Schützenfest”, la classica celebrazione popolare tedesca, è il titolo del nuovo progetto di Vinicio e che ha offerto durante il suo live Conciati per le feste a Perugia. Una creazione che intreccia versioni inedite di canti natalizi, brani originali e rielaborazioni imprevedibili. Il live ricrea l'essenza della festa, tra slanci di entusiasmo e ombre di nostalgia, attraverso un mosaico musicale che varia dallo swing italo-americano quanto allo spirito delle antiche tradizioni tedesche.

Lo spettacolo si evolve come un rito in movimento, mescolando il sacro e il profano, il carnevalesco e il tragico. Il pubblico viene trascinato in una giostra di emozioni, tra palloni areostatici colorati, trenini augurali, numeri di acrobazia ed esibizioni col fuoco a cura del caro Christopher Wonder.

Vinicio Capossela riconferma la sua natura di artista che smaschera le convenzioni del mondo, pronto a collocarsi tra bene e male, a fianco della gente comune: chi cerca la verità, chi ha perso tutto, chi vive ai margini. Uno show che, come la sua musica, sa essere al tempo stesso ironico e meditativo, leggero e intenso, rivolto a chi è “pazzo di vita \\ Perché per me l’unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita.” 

Sciustenfeste è stata una cazzo di festa, una vera festa, forse una delle poche alle quali ho avuto la fortuna di partecipare, un tuffo in un'altra epoca e dimensione. Una trance di caos e abbracci, di lacrime e sorrisi, ai sensi di rivolta e di liberazione, di salti e inciampi, un momento in cui "il tempo dell’utile è stato sospeso".